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Secondo i dati interni di Youtube [di maggio 2017], ogni giorno si registrano 500 milioni di visualizzazioni di contenuti educativi, in più, contrariamente a quanto si potrebbe pensare i video tutorial di istruzione hanno tempi di visualizzazione 4 volte superiori a quelli di intrattenimento o con i gattini, sorpreso?
Malik Ducard, Director of Family and Learning di YouTube, in occasione della giornata nazionale dedicata agli insegnanti, ha fatto diretto riferimento a questi dati e spiegato come i brand possano beneficiare di questa informazione.
YouTube, crede così tanto in questa vocazione che ha creato il playbook per gli EduTuber nel quale suggerisce di non temere di trattare argomenti troppo di nicchia per creare tutorial specifici per settori professionali mostrando come i video di nicchia ottengano più traffico poichè le persone ricercano risposte concrete a domande specifiche.
A fronte delle 500 milioni di visualizzazioni si registrano 1000 condivisioni di video ogni giorno, non solo visualizzazioni quindi ma anche coinvolgimento da parte degli utenti che diventano ambasciatori del nostro marchio.
Ma parlando di video di istruzione, cioè i tutorial, rischio di confondere le idee al lettore, in questo ambito in realtà la gamma di ricerche possibile è piuttosto ampia, concretamente cerchiamo di capire che tipo di contenuti può veicolare attraverso i video un’azienda.
La prima domanda da porsi è: che informazioni può cercare il mio target? E poi ancora, quali sono le domande ricorrenti che si sentono fare i miei venditori? Cosa potrei spiegare ai miei clienti se avessi più tempo per approfondire una determinata questione quando li incontro?
Insomma il video ci offre l’opportunità di dare una risposta proprio nel momento in cui il cliente ha una domanda a cui sappiamo rispondere e dargliela nel modo più gradevole possibile, senza fargli fare la fatica di leggere, semplicemente guardando la risposta.
Se poi il nostro canale YouTube è strutturato in playlist, ogni video può avere ha una descrizione secondo la SEO e tutta una serie di link: al sito aziendale, ai canali social e alle eventuali landing page. Si creerà così un circolo virtuoso che guiderà il target lungo il processo di acquisto più naturale:
1. mi informo
2. trovo l’esperto
3. lo seguo
4. lo contatto
5. acquisto
Questo meccanismo, ha tempi più o meno lunghi e non è da delegare esclusivamente al video, si potranno usare anche blog, sviluppare i diversi temi sui social (questo dipende dalla strategia individuata), ma tenere in gran considerazione il video di istruzione nella propria strategia di comunicazione del brand è buona norma e consente di ottenere risultati molto efficaci. Ma andiamo al sodo, che tipo di video può veicolare un’azienda?
Di seguito per semplificare ti elenco 5 tipi di video che possono essere utili ad un brand. Naturalmente come tutte le generalizzazioni sono solo indicative, entrando nel dettaglio del singolo prodotto o servizio se ne possono trovare molti altri, ecco però le 5 macro categorie che ho identificato:
1. come si smonta /pulisce/usa il prodotto
2. cosa si può fare con il prodotto
3. come il prodotto semplifica la vita al mio cliente
4. dietro le quinte della nostra azienda
5. ti presento lo staff/il servizio/il vantaggio
Facendo mente locale non ti sembra che il tuo prodotto/servizio possa rientrare in una di queste categorie? Guardiamoli nel dettaglio uno per uno e potresti cambiare idea.
D’accordo, devi avere un prodotto, ma il più delle volte vale anche per un servizio, quante caratteristiche possiede il tuo prodotto che non hai mai abbastanza tempo di elencare? Guarda come linkaccessori.it sfrutta questa opportunità con il tutorial Come togliere la Testina della Stampante Inkjet Epson WF XP ottenendo ben 34.799 visualizzazioni.
Se il tuo prodotto ha una caratteristica straordinaria, propria solo al tuo prodotto/servizio, che lo rende inimitabile, il video ti potrebbe aiutare a dimostrarlo senza tante parole. Conosci la storia del frullatore che frulla qualsiasi cosa, anche un IPhone? Guarda il video Will it Blend? - iPhone 6 Plus, Blendtec con questa trovata è riuscita a moltiplicare il proprio fatturato creando dei semplici format, facili da girare e utili a dimostrare come il proprio frullatore fosse in grado di non danneggiarsi mai e di ridurre in briciole qualsiasi materiale. Il tuo prodotto ha una caratteristica unica da raccontare?
O ti semplifica la vita o ti rende più felice (o più ricco, o più sereno…). Potresti usare il tuo canale Youtube per mostrare qualcosa di collaterale a ciò che vendi. Ti porto ad esempio il caso di Casa.it, dirai, vendono case cosa possono raccontare in video? Be’ questo è un esempio interessante, nel video La scienza del risparmio: meglio a mano o in lavastoviglie? Si parla di casa come interesse più esteso, si lascia intendere: abbiamo a cuore tutto ciò che è “universo casa” ma, cosa ancora più importante abbiamo a cuore il tuo risparmio, perché non dovremmo averlo anche quando ti vendiamo una casa? Sul suo canale Casa.it aveva già tentato un’operazione di grande successo, “#gli sgami della nonna” operazione utile ad avvicinare un target più giovane, un’operazione di brand in piena regola. Tu hai un argomento che rientra nel tema del tuo prodotto/servizio e che potrebbe allargare il tuo target?
Non devi di sicuro svelare segreti industriali ma, non c’è nulla che avvicini maggiormente il cliente all’azienda che mostrargli il “dietro le quinte” come fabbrichiamo il prodotto che usa o chi lo fabbrica. Raccontare cosa succede quando si scelgono dei campionari, quando si è in visita a fiere o clienti, quando arriva un macchinario che migliorerà il prodotto, insomma il cosiddetto storytelling avvicina il produttore al consumatore
Guarda il canale del Parmigiano Reggiano e, come esempio il video Come si fa il Parmigiano-Reggiano: 01 - il re dei formaggi lo hanno visualizzato più di 23.000 persone che probabilmente lo mangiavano già, o forse alcune avranno trovato un motivo in più per farlo, credi sia possibile?
Se i tuoi clienti ti hanno trovato sulla rete e non sono mai entrati in contatto con la tua azienda, niente li convincerà di più del fatto che è composta da persone reali e non da entità astratte, o peggio bot che grazie a sistemi automatici evadono le richieste dei clienti. In questo caso ti porto l’esempio di un’operazione che ci vede protagonisti, la strategia per canale YouTube del Pastificio Novella, pensato proprio per mostrare le persone che non solo producono ma consumano il prodotto dell’azienda aggiungendo un tocco personale. Abbiamo realizzato una playlist di video ricette dei dipendenti che spiegano come cucinano i loro piatti preferiti, qui puoi vedere i Corsetti del Levante con Salsa di Pinoli, raccontata da Paolo B. oppure le Castagnette zucchine, panna e noci, raccontate da Angela. Hai mai pensato che chi ti trova grazie alla ricerca organica su Google fa fatica a sentire la vita vera che anima la tua azienda? Che i tuoi dipendenti potrebbero raccontare il tuo prodotto? O come si svolge il tuo servizio?
Insomma, spero di averti dato una panoramica interessante e averti fatto almeno sorgere il dubbio che l’investimento in video per raccontare la tua azienda può avere risvolti, non solo interessanti ma soprattutto utili a far crescere il fatturato della tua azienda. Si, perchè come sosteniamo in tutti i nostri articoli, la creatività deve essere al servizio della strategia, che a sua volta deve portare clienti all’azienda. Se non è così, se non ci sono numeri, stiamo solo facendo chiacchiere da bar.
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