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Quante volte hai sentito di qualcuno che dice che la sua azienda ha solo un sito vetrina perchè va bene così? Rientra tra le opportunità di scelta, come ad esempio di mettere su un e-commerce. Ma quanto la scelta è stata frutto di una reale valutazione delle opportunità del mercato e quanto invece è frutto di una scelta conservativa se non fortemente penalizzante?
Personalmente credo questa sia la prima domanda da fare a chi pensa ai siti vetrina o pensa di metterne su uno. Generalmente le risposte che ho ascoltato sono del tipo: “Internet è importante e quindi bisogna esserci, ma non mi serve un sito con tante funzioni, mi trovano lo stesso”. A me viene da proseguire la frase con “disse la goccia che veniva lasciata cadere in mare”!
Si perché considerando che oggi ci sono on line oltre un miliardo e 200 milioni di siti (qui il link per vedere in tempo reale come cresce il numero), avere un sito senza pensare di fare qualcosa per essere trovati, è una grande testimonianza della propria sconfinata fede nel Grande e Benevolo Spirito della Rete.
Non credendo nel lato mistico del web, forse perchè non ne ho ancora visto prove concrete, il mio pensiero in questo campo è da misero materialista. Senza voler ferire l’animo di nessuno e riferendomi a diversi esperti del mercato e di internet, la sola presenza sulla rete non è sufficiente per far spiccare il volo alle tue pretese di visibilità e incremento del business. Perciò un sito vetrina, a meno che tu non sia il signor Coca Cola, il signor Apple, o comunque un qualche signore dal nome aziendale conosciutissimo, hai scarsissime possibilità di essere ricercato da qualcuno che non ti conosca direttamente o non conosca il tuo prodotto.
Insomma, fra le diverse tipologie di siti web, il sito vetrina mi pare nella top ten della scarsa utilità.
Se fai il sito per quelli che ti conoscono, cosa lo fai a fare, visto che è uno strumento aperto a tutto il mondo e tu lo stai usando più o meno per un miliardesimo delle sue possibilità?
Quindi, sempre secondo la visione più miscredente della rete, avere un sito vetrina dove racconti chi sei, cosa fai e quali sono i tuoi prodotti secondo lo schema più classico della rete senza curarti di creare le leve dello strumento, ti è assolutamente inutile. Più concretamente è una visione di politica commerciale da boom economico anni 60, dove c’erano tante persone che non avevano nulla, ma avevano soldi da spendere, in un mercato in cui non c’erano merci a sufficienza per tutti. Per cui, bastava avere un prodotto richiesto per fare i soldi.
Oggi, purtroppo per tutti noi, le cose sono un po’ cambiate: tanto prodotto per clienti che possono trovare tante copie di quello che vendi. E in più ai prezzi più disparati. Così è il cliente che comanda e non il prodotto. A meno tu non riesca a differenziarti in qualcosa che sia sentito come importante per il cliente. E la differenziazione per prezzo è la più facile da individuare, ma anche la più rischiosa per te. Quindi devi puntare su qualcosa d’altro: il tuo lato straordinario (ne parliamo qui se vuoi approfondire).
Il problema non è però risolto. Perchè il tuo sito non sia riservato a pochi intimi e cari amici, deve essere pensato per essere raggiunto e fruito anche da chi non ti conosce ma sia potenzialmente un tuo cliente. Cioè per il tuo mercato di riferimento.
Il tuo sito deve essere pensato per rispondere alle domande, ai problemi che sente il tuo cliente. E deve spiegare molto bene come tu sei in grado di risolvergli quel problema. E lo deve fare in pochi secondi, se non vuoi che chi arriva sul tuo sito se ne vada via prima di aver capito cosa tu puoi fare per lui.
Ti serve un progetto di web marketing che faccia la fotografia della tua presenza sulla rete e ti dia precise soluzioni. La prima cosa da fare é l'analisi del processo di acquisto del cliente, cioè come lui si approccia all’acquisto di quello che tu hai da vendergli. Poi indagare quali sono le parole che il tuo cliente ricerca sulla rete, quali usa in maggioranza, quali sono quelle che usano i tuoi competitor.
La costruzione del tuo sito sarà una conseguenza di questa fase di analisi, appena accennata. Solo così potrai raggiungere e catturare chi ti cerca senza conoscerti. Quindi dargli quello che lui vuole leggere, scoprire e acquistare.
Beh se sei convinto di quanto hai letto, quando ti farai fare il prossimo sito internet, chiedi su quale base nella presentazione sito web sono state fatte certe scelte nella costruzione dell’albero di navigazione, su quale base sono scelte le frasi più evidenti e i testi delle pagine, quali sono le parole chiave inserite nel testo e nel backend. Se le risposte non saranno chiare e capaci di spiegarti come ogni passaggio è frutto di un’analisi e non del caso, almeno pretendi il prezzo più basso del mercato, perchè quel sito non avrà per te nessuna utilità. E per un sito web vetrina, se proprio vuoi continuare su questa strada, il prezzo non può che essere l’unica discriminante da utilizzare per individuare il tuo prossimo fornitore.
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